Avere un gruppo di persone che lavorano al tuo fianco, che hanno diverse anime e svariate esperienze è sempre molto arricchente.

La chiave di volta per intraprendere la via del successo è accettare le differenze e vederle come opportunità, ma sono necessarie grandi capacità di ascolto e determinazione nell’esprimere le proprie idee.

Questa settimana ho letto un articolo di un’intervista rilasciata dall’amministratore delegato in Italia del Gruppo “La Rinascente” sul quotidiano la Stampa, un’azienda che nel 2017 ha avuto 20 milioni di visitatori nelle sedi Italiane, 633 milioni di Euro di fatturato con ricavi in crescita del 5% e un margine lordo di 203.8 milioni (pari al 32.2% dei ricavi).

Che numeri!

Mi sono ricordato quando, oltre 41 anni fa, andavamo con Papà e Mamma alla Rinascente di Catania, per me e mio fratello Andrea era ogni volta una festa.

A differenza di oggi, ai tempi si andava il sabato pomeriggio perché la domenica non si stava nei centri commerciali ma si andava in campagna, al mare o a pranzo dalla nonna, tutti in famiglia “insieme”.

Quanto era bello andare su e giù per quelle scale mobili, per noi bambini era un divertimento pazzesco.

Cosa mi ha colpito di questo articolo?

Nel 2011 la Rinascente viene rilevata da un gruppo thailandese e l’intero management italiano viene confermato, così come la strategia di riposizionamento dell’azienda che viene accelerata.

Gli azionisti avevano compreso la validità del progetto e furono motore importante per la sua realizzazione lasciando, allo stesso tempo, grande autonomia e libertà al management.

Fantastico no?

Ogni giorno invece continuo ad assistere a scenari di persone all’interno delle aziende caratterizzate da un velo di tristezza, perché non gli viene data autonomia, fiducia, non vengono ascoltati e non possono esprimersi liberamente perché nessuno si ferma ad ascoltarli.

Cerchiamo insieme di portare tanta positività grazie anche al mio articolo e suggeriamo a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco e fare impresa, una volta per tutte, di scegliere le persone giuste, lasciare loro grande autonomia e chiedergli un risultato basato principalmente su valori etici che creino valore nel tempo.

Un progetto deve avere tre semplici fondamentali quali “SPLENDIDO, APERTO E VALORIZZANTE”, dove ciascuno può esprimersi, essere ascoltato e lavorare in un clima competitivo e stimolante.

Questo è un bell’esempio di sinergia e rispetto reciproco.

Passaparola e diciamolo insieme al mondo.