Venerdì mattina, immerso nel silenzio e nella ricerca di una connessione più profonda con il divino, mi sono ritrovato a riflettere su una delle parole più forti e cariche di significato del Vangelo secondo Luca: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Sentivo dentro di me il bisogno di comprendere meglio e di condividerne il significato, poiché i diversi commenti che ho ascoltato mi hanno lasciato con sentimenti contrastanti, quasi un senso di confusione. Ma come spesso accade, la verità si fa strada con chiarezza quando ci si immerge nello studio, nella preghiera e nella riflessione, e così ho sentito il desiderio di esplorare questa frase insieme a voi, come se stessimo dialogando cuore a cuore.
“È vicino a voi il regno di Dio“
Quando Gesù pronuncia queste parole, non sta semplicemente annunciando un futuro lontano o un regno che dobbiamo faticosamente cercare di raggiungere.
Il “vicino” di cui parla non è una questione di tempo o di distanza fisica, ma una realtà presente, qui, adesso. Il Regno di Dio è già accanto a noi. È una presenza viva, che ci avvolge e ci sostiene, ma per accoglierla dobbiamo aprire il cuore e la mente, permettendo allo Spirito Santo di illuminare il nostro cammino.
Spesso ci viene da pensare che il Regno sia qualcosa di riservato al futuro, alla fine dei tempi, una realtà lontana che forse vedremo solo dopo la morte. Ma Gesù ci insegna che il Regno di Dio è già iniziato qui sulla terra.
È un regno che non si trova in luoghi geografici o in confini politici, ma è ovunque sia presente l’amore.
Il vero significato del “Regno di Dio”
Ma cosa significa veramente? In cosa consiste questo Regno che è vicino, che ci è già accanto?
Il cuore del Regno di Dio è l’amore. È un regno spirituale, non visibile agli occhi, ma percepibile nel profondo dell’anima.
Ovunque si viva l’amore autentico, l’accoglienza, la misericordia e la giustizia, lì il Regno di Dio è presente.
È un regno che chiama alla conversione, non solo nel senso di un cambiamento di condotta, ma soprattutto come un’apertura radicale del cuore. È l’invito a lasciarsi guidare dall’amore di Dio e a partecipare attivamente alla sua missione di portare pace e salvezza al mondo.
Il Regno si manifesta ogni volta che decidiamo di amare, di perdonare, di costruire ponti invece di muri.
Certo, vedremo la sua perfezione solo quando il nostro corpo sarà glorificato, ma già da ora possiamo assaporarne la bellezza. E per farlo, ci viene chiesto di aprire il cuore e accogliere questa presenza divina nella nostra vita quotidiana.
Riflessione finale
Riflettere su questo passo del Vangelo mi ha fatto pensare a quante volte siamo presi dalle preoccupazioni della vita, dai rumori del mondo che ci distolgono dal percepire ciò che è già qui, così vicino.
Il Regno di Dio non è un obiettivo lontano da conquistare con le nostre forze, ma una realtà che si dona a noi in ogni momento, che richiede solo il nostro sì, la nostra apertura.
Aprite i cuori! Questa è la chiamata.
Permettiamo che lo Spirito Santo ci trasformi, che il suo amore diventi il centro della nostra esistenza.
Il Regno di Dio è vicino, non perché siamo vicini alla fine, ma perché è già accanto a noi, ci sfiora con la sua grazia ogni giorno.
Dobbiamo solo aprire gli occhi e riconoscerlo.