La Quaresima è un tempo prezioso per rafforzare la nostra fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, e per accogliere, con l’aiuto dello Spirito Santo, il dono immenso della riconciliazione. Non è solo un periodo di attesa, ma un’opportunità concreta per riscoprire la bellezza della nostra relazione con Dio e con il prossimo.
In questi quaranta giorni, siamo chiamati a vivere:
- Un momento di grazia per meditare sugli ultimi giorni terreni di Gesù e sul suo amore incondizionato.
- Un tempo di riflessione sul valore della redenzione che Dio ha operato in Gesù Cristo.
- Un’occasione per comprendere il significato profondo del sacrificio spirituale di Cristo.
- Una riscoperta autentica dell’Ultima Cena e del suo significato reale, senza interpretazioni distorte.
- Un’opportunità per affrontare con verità la Passione e la morte di Gesù, riconoscendo l’immensità del suo sacrificio spirituale.
- Un invito alla contemplazione della gloria della Risurrezione, che ci apre alla speranza.
Tutto questo, però, non può avvenire se non partiamo da una vera e propria “pulizia interiore”.
Dobbiamo interrogarci su come viviamo la nostra quotidianità:
- Il nostro rapporto con i beni materiali ci avvicina o ci allontana da Dio?
- Il nostro stile di vita è sano e rispettoso del nostro corpo, dono di Dio?
- Riusciamo a rinunciare a qualcosa di veramente significativo per aiutare chi è nel bisogno?
- Il nostro modo di relazionarci con gli altri è guidato dall’amore o dall’egoismo?
La Quaresima non è un periodo di privazione fine a se stesso, ma un tempo in cui ogni rinuncia dovrebbe tradursi in un bene per gli altri. Digiunare, per esempio, non è solo un atto di sacrificio personale, ma può diventare un’occasione concreta per donare a chi è meno fortunato.
L’invito di Gesù è chiaro: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). La conversione è un atto di libertà, una scelta che Dio non ci impone ma ci propone, lasciandoci liberi di accoglierla.
E se l’astinenza fosse un impegno quotidiano? Pensiamo a quanto il nostro consumo sfrenato danneggia non solo noi stessi, ma anche l’ambiente e le persone più deboli. Viviamo in un mondo dove alcuni si ammalano per eccesso di cibo, mentre altri muoiono di fame. Dove il desiderio di accumulare ricchezze porta alcuni a sfruttare e impoverire intere nazioni, alimentando guerre e ingiustizie.
La Quaresima può essere il tempo per fermarci e riflettere: cosa possiamo cambiare, qui e ora, per essere testimoni autentici del Vangelo?
Ma forse, la domanda più profonda che possiamo porci è questa: e se vivessimo la Quaresima ogni giorno?
Perché aspettare un periodo liturgico per purificare il cuore, per riscoprire la gioia della riconciliazione, per amare di più e servire meglio? Ogni giorno può essere una Quaresima se scegliamo di vivere con autenticità, con consapevolezza, con uno sguardo rivolto a Dio e al prossimo.
La Quaresima è un allenamento del cuore, un’opportunità per imparare ad ascoltare, a servire, a donare. Ma la vera trasformazione avviene quando ciò che apprendiamo in questo tempo diventa il nostro stile di vita.
Allora sì, la Quaresima non sarà solo un periodo dell’anno, ma il ritmo del nostro cammino quotidiano con Dio.
Buon cammino quaresimale, oggi e ogni giorno della tua vita!
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