Dalla Lettera Pastorale 2024-25:
“Amerai, sarai felice e godrai di ogni bene, ora e nei secoli eterni.”
#22_Pag.67 (Nicolò Anselmi – Vescovo di Rimini)
Noi siamo il nostro corpo che morirà e risorgerà con noi. Ancora una volta il diavolo è presente, pronto all’inganno, a favore di un esercizio non adeguato della nostra corporeità e sessualità, i meravigliosi doni che Dio ci ha fatto per il bene di noi suoi figli.
La cura del nostro fisico, della nostra salute è un dovere, ma un inganno in cui cadiamo facilmente è quello di curare molto, troppo, in maniera sproporzionata il nostro aspetto fisico che peraltro, inevitabilmente, va degradandosi; talvolta dedichiamo troppo tempo, fatica, energie e soldi a diete, prodotti legati alla salute, ginnastica, personal trainer, vestiti, gioielli, fitness per essere belli e unici, guardati e ammirati, per essere visibili, notati da qualcuno, almeno sui social. Spesso non dedichiamo altrettanto tempo alla nostra dimensione spirituale e relazionale, alle amicizie, allo stare insieme, al parlare della vita, di un’esperienza, di un viaggio, di un film, di situazioni e vicende importanti, a donare la nostra bellezza interiore spesso fatta di sofferenze e preoccupazioni, di depressione e di rinascita, di fragilità e di forza.
Anche saper dialogare e stare insieme allegramente è un modo per essere protagonisti, per mostrare la nostra bellezza spirituale intima, che non sfiorisce mai, anzi, con il tempo aumenta perché quella bellezza che viene dall’esperienza della vita ed è la bellezza di Dio a cui tutti assomigliamo.
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