Dalla Lettera Pastorale 2024-25:

 “Amerai, sarai felice e godrai di ogni bene, ora e nei secoli eterni.” 

#14_Pag.31-32 (Nicolò Anselmi – Vescovo di Rimini)

 

Nella società di oggi spesso si parla di famiglia composta da una persona sola, in molti casi anziana. 

La solitudine è una situazione di grande sofferenza; i nostri condomini potrebbero diventare luoghi di fraternità, vicinanza, prossimità con chi è anziano e solo. I nostri vicini di casa sono il nostro prossimo.

Ringrazio le famiglie che aprono il loro cuore alla vocazione all’affido e all’adozione: Dio vi benedice. Alcune coppie non hanno ricevuto il dono di un figlio secondo la carne, ma vivono con generosità altre forme di fecondità nell’educare, nell’accogliere, nel servizio: grazie! 

L’ascolto di molti genitori afferma con chiarezza che essere mamma e papà è una risposta vocazionale impegnativa e bellissima; spesso si dice che i figli vengono generati più volte nella vita, sia naturalmente, secondo la carne, ma anche spiritualmente ed educativamente. I nostri figli, quando avevano dodici mesi, sono gli stessi di quando hanno avuto dodici anni o diciotto o trent’anni, ma quanto sono cambiati! 

Le nostre comunità cristiane e tutta la società ricevono vita dalla presenza di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani; in un certo senso i giovani sono figli di tutti, sono gioia per tutti; ogni adulto è responsabile della loro crescita. Ricordiamoci di festeggiare in parrocchia la nascita di un bambino, di pregare per i genitori, di ricordare a tutti la gioia di un battesimo. I primi anni di vita di un fanciullo potrebbero essere molto impegnativi per la famiglia, anche dal punto di vista economico. Spesso alcune giovani coppie faticano a trovare una casa, ad arredarla. Il desiderio di avere un figlio non può essere bloccato da un problema economico: aiutiamo la vita nascente.

 

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