La preghiera è il dialogo più autentico e intimo che possiamo avere con Dio. Non si tratta di un rituale complesso, ma di un atto di fiducia e di abbandono. Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù ci invita a chiedere, cercare e bussare, assicurandoci che il Padre risponderà:
“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.” (Mt 7,7-12)
Questa promessa può sembrare difficile da comprendere quando, dopo aver pregato, sembra che nulla cambi. “Ma Dio dov’è? Perché non risponde alle mie preghiere?”. La risposta sta nella consapevolezza che la preghiera non è un modo per piegare Dio alla nostra volontà, ma per aprire il nostro cuore alla Sua.
Gesù stesso ci ha insegnato nel Padre Nostro a dire: “Sia fatta la tua volontà”. Dio è sempre accanto a noi, ma la nostra vita non parte dalla Sua mente, bensì dalla nostra. Siamo noi, con le nostre scelte, a costruire il nostro cammino. Egli ci guida e ci accompagna, ma la Sua volontà è orientata al nostro bene più grande, anche quando non riusciamo a comprenderlo immediatamente.
Nel Vangelo di Matteo, Gesù ci mette in guardia dall’errore di pensare che la preghiera sia solo una ripetizione di parole vuote:
“Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.” (Mt 6,7)
Dio non ha bisogno di formule lunghe e complicate, ma di un cuore sincero. Ciò che conta non è la quantità delle parole, ma l’autenticità del nostro affidamento.
Alla luce di queste riflessioni, desidero condividere con voi una preghiera che nasce dal profondo del cuore, che possiamo recitare ogni giorno con fiducia dopo un Padre Nostro:
“Signore io sono qua, tu sai quali sono i miei bisogni,
Fa di me quello che tu credi opportuno.
Signore io vengo per fare la tua volontà.“
E al mattino, appena svegli, possiamo dire con il cuore aperto, dopo un Padre Nostro:
“Signore, un nuovo giorno, sia fatta in me la tua volontà.”
Con questa preghiera, ci affidiamo totalmente al Padre, riconoscendo che Lui conosce il meglio per noi.
Preghiamo con semplicità, con fiducia e con l’umiltà di chi sa che l’amore di Dio non viene mai meno.
E ovviamente ricordiamoci sempre:
Aiutati che Dio Ti aiuta! (Proverbio Siciliano)
Traduzione del proverbio: “Aiuta te stesso perchè Dio Ti aiuta.”
“Prega come se tutto dipendesse da Dio ..
e lavora come se tutto dipendesse da te.”
(Sant’ Ignazio di Loyola)
“Datti da fare con scienza, coscienza, competenza, umiltà, per il ben-essere personale e degli altri.”
Amen.
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