Preghiera:
Padre Nostro che sei nei Cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno
e sia fatta la tua volontà
come in Cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci alla tentazione
ma liberaci dal male.
Amen.
Quante volte ho recitato questa preghiera in 58 anni.
Sin da piccolo e ai giorni d’oggi, la recitavo come un pappagallo senza capirci nulla.
Un bel giorno di qualche settimana fa, ho deciso di fermarmi e di meditarla con profonda attenzione.
È una “bellissima preghiera” insegnataci direttamente da Gesù Cristo.
Essa, a mio giudizio, racchiude contemporaneamente la ricchezza paterna e materna di Dio che si è manifestata in Gesù Cristo, il quale è modello insuperabile di ascolto della parola di Dio e ci invita a meditare e a vivere tutte le considerazioni umane e divine contenute in questa insuperabile preghiera.
Di seguito la mia personale meditazione.
<< Padre Nostro >>
Dio è Amore e da Lui proviene un amore Paterno e Materno che abbraccia ogni essere umano. Basta volerlo.
<< Che sei nei cieli >>
Che è onnipresente dove si compie la sua volontà.
Il buon cristiano loda e glorifica Dio mediante la propria vita e vuole essere presente nel suo regno.
Sapendo che ogni bene viene da Dio, vuole accettare tutte le grazie di cui ha bisogno per vivere una vita secondo gli insegnamenti di Dio.
<< Sia Santificato il tuo Nome >>
Signore ho la certezza che il tuo Nome corrisponde al Tuo essere infinitamente Santo e quindi nell’universo nessuno può essere come te.
<< Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra >>
Signore io voglio vivere “nel tuo regno” e quindi voglio essere in questo mondo, un testimone “credibile” del tuo regno di Amore.
<< Dacci oggi il nostro pane quotidiano >>
‘Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse’. (Gen 2,15)”
Si chiede a Dio che ciascuno di noi lavori con scienza e coscienza per i beni materiali necessari per condurre una vita dignitosa su tutti gli aspetti: “Lavorativo, economico, spirituale, il tutto rispettoso del mondo in cui viviamo.”
<< Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori >>
Consapevoli di poter sbagliare, si chiede a Dio la capacità di perdonare i fratelli e la misericordia di essere perdonati da Dio.
“Signore la misericordia che hai verso di me, diventa in me “sorgente di misericordia” verso tutti gli altri.”
<< E non abbandonarci alla Tentazione >>
Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.
Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;
poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
Dalla lettera di Giacomo (1, 13-15)
Dal Catechismo n°2846:
<< Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male >> (Gc 1,13); al contrario, vuole liberarcene.
Noi gli chiediamo di non lasciarci prendere la strada che conduce al peccato.
<< Ma liberaci dal male >>
Signore io voglio camminare con te “mano nella mano”; perchè solo così ho la certezza che lo “spirito del male” non può avvicinarsi a me.
(di Massimo Creati)
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