Questa settimana mi ha ispirato il Tweet di Gianluca Sghedoni imprenditore che ammiro per la sua Etica:                            

                        “Essere gentili è avere cura di ciò che ci circonda, anche dell’ambiente”.

In pochi minuti sono tornato indietro nel tempo, anno 1997, quando andavo in affiancamento con uno dei miei cari collaboratori. Lui si chiama Piero Crusca, nostro prezioso collaboratore, Consulente commerciale nelle provincie della Sicilia Occidentale nel canale clienti indipendenti e specialisti del Consumer Electronics.

Come ho conosciuto Piero?

Nel 1983 ho avuto il piacere di firmare un contratto per un mandato di agenzia di rappresentanza con la ditta Sarti Spa per tutta la regione Sicilia.

Un’azienda Leader in Italia che produceva carrelli porta Tv e HI-FI in legno. Per darti un’idea, abbiamo preso il mandato di agenzia con un fatturato di 20.000.000 di Lire.

Negli anni abbiamo sviluppato un percorso lavorativo di “equipe” grazie al Titolare Signor Giovanni Sarti, un industriale stupendo, “gentile” e preparato. Con lui e tutto il suo Team eravamo fortemente uniti ogni giorno pur essendo a oltre 1.000 km di distanza. Ne approfitto per ricordare una grande donna, d’altronde è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Lei è la moglie del Signor Giovanni e si chiama Rosanna, che ricordo sempre per la sua Signorilità e la sua Semplicità, preparatissima su temi riguardanti la finanza e l’amministrazione aziendale, oggi Super Nonna insieme al Signor Giovanni.

Il Signor Sarti è stato anche lui tra i miei grandi maestri, dal quale ho imparato tanto, soprattutto sui molteplici processi che si svolgono in un’industria.

Insieme a lui abbiamo condiviso una Visione: “Quella di rendere felici tutte le persone che avevano il desiderio di avere a casa un porta TV elegante, di ottima fattura e sicuro per i bambini.”

Abbiamo raggiunto la nostra meta dopo anni di grandi sacrifici e di grande lavoro, e la nostra visione è diventata realtà dopo un percorso che ogni giorno creava valore, vendendo in Sicilia oltre 17.000 pezzi di mobili all’anno.

A Palermo avevamo bisogno di un collaboratore che si occupasse del montaggio dei carrelli presso i nostri clienti per donare un servizio che nessuno aveva mai offerto allora. Stiamo parlando di quello che oggi chiamano Field Management e Merchandising con l’obiettivo di essere veloci nell’esporre i prodotti e anticipare gli eventuali riordini senza perdere tempo evitando anche al cliente di avere stock di merce fermi a magazzino.

L’obiettivo principale era quello pertanto di aiutare il nostro amato cliente.

Ci siamo anche inventati il primo servizio assistenza ricambi in Italia per i carrelli porta Tv e per i mobili Rack HI-FI.

Se ben ricordi le antine in vetro dei carrelli TV o dei Rack (erano i carrelli porta HI-FI) nel trasporto molte delle volte si danneggiavano. Nel frattempo abbiamo lavorato sul Packaging per renderlo meno fragile e in aggiunta abbiamo strutturato a Catania anche un bel deposito ricambi, grazie sempre alla passione del Signor Sarti per donare ai clienti una tranquillità assoluta, con il risultato che ci apprezzavano tantissimo e si fidelizzavano sempre più al marchio.

Quando parlo di HI-FI mi viene sempre in mente una persona gentile, lui si chiama Orazio Bruno, un nostro cliente importantissimo di Catania. Il Signor Orazio fu il primo negoziante in Italia che sviluppò le vendite dell’HI-FI. Da Catania ha scritto la storia in quel settore e successivamente in tanti altri. Anche Lui persona speciale indimenticabile, come indimenticabile la sua dolce metà Signora Anna, donna di estrema gentilezza, bravissima come mamma e come Imprenditrice.

Un giorno con “gentilezza” fu il fratello di Piero che si avvicinò e mi chiese se potevo incontrare per un colloquio suo fratello. Lui si chiama Giuseppe, uno tra i migliori venditori di TV che abbia mai conosciuto, educatissimo, disponibile e preparato, che lavorava presso un nostro importante cliente. Il negozio era il Max Living a Palermo. Nella storia in Italia è stato l’unico negozio che in quegli anni solo al dettaglio fatturava oltre 100 Miliardi di lire. Magistralmente diretto da uno dei Soci Titolari che si chiama Ninni Mascolino, un grande, un imprenditore che amava i dettagli e che ci teneva in maniera profonda a far vivere ad ogni cliente che entrava al Max Living un’esperienza unica.

Con grande piacere mi resi disponibile alla proposta di Giuseppe e fissai l’appuntamento con Piero per il colloquio.

Adesso Ti faccio ridere, con Piero lo ricordiamo sempre quando abbiamo voglia di ricordi simpatici.

Premesso che Piero era leggermente “pacchionello”, a Palermo vuol dire leggermente con qualche “Chiletto in più”, perché appassionato dello “Sfincione Palermitano” dei “Cannoli di ricotta” e delle “Arancine Palermitane”.

Aveva lavorato come assistente di un politico importante di Palermo, un ex Vice Presidente della Regione Siciliana. Ahimè nell’attimo in cui finì la legislatura, era il 1995, Piero rimase senza lavoro per quasi un anno.

Dopo quella collaborazione, Piero effettuò decine di colloqui, ma il periodo non era dei migliori da una parte, dall’altra non aveva avuto la fortuna di incontrare imprenditori che riuscissero a vedere le potenzialità che erano innate in lui e a dargli fiducia. Figurati che per tentarle tutte aveva anche scritto al Presidente della Repubblica, allora Luigi Scalfaro. Gli rispose il segretario generale del Quirinale per suo conto dove in sintesi diceva che il suo impegno era quello di sensibilizzare i due rami del Parlamento affinché realizzassero delle leggi finalizzate allo sviluppo dell’occupazione giovanile. Nella realtà non fecero una benemerita mazza e Piero si dovette accontentare di conservare almeno quella risposta in carta intestata con la scritta “Repubblica Italiana”.

Nei molteplici colloqui Piero si presentò sempre elegantissimo con spezzato Blu e cravatta con nodo da campionato mondiale.

Quando ci incontrammo ormai era talmente sfiduciato che si presentò vestito in maniera totalmente opposta, sai come? : “Ti ricordi le polo di colore verde scolorito con colletto abbottonato, jeans colore chiaro “sempre scolorito” ben allacciato con guarnitura di pancia che si notava ad un chilometro?

Ecco Piero si era presentato così al colloquio.

Fortunatamente Papà mi aveva donato un suggerimento ed il suo esempio che era:

“Ognuno di noi prima di sviluppare un pensiero su una persona deve conoscerla e deve ascoltarla senza alcun pregiudizio”.

Una lezione che mi è servita per tutta la vita.

Abbiamo fatto un colloquio all’insegna della chiarezza e dopo averlo salutato, nel tardo pomeriggio mi misi in auto per rientrare a Sant’Agata Li Battiati (Ct) in ufficio.

Ero leggermente pazzo, ma forse lo sono ancora perché amo il mio lavoro, pur essendo fuori dal mattino all’alba, la sera passavo sempre dall’ufficio. Quella sera trovai un fax di Piero, era un foglio tipo quello dove i Notai scrivono gli atti, compilato con calligrafia da maestro scrittore e con delle bellissime parole dove c’era scritto che era stato un piacere stare in mia compagnia, che aveva voglia di lavorare e che avrebbe voluto partecipare al viaggio che avevo intenzione di fare lavorativamente parlando.

Risultato: Piero è da allora ancora oggi nostro fedele e prezioso collaboratore.

Mamma mia, scusami, ero partito da quando ero tornato indietro nel tempo nel 1997 e poi mi sono dilungato, ma ci tenevo tantissimo a raccontarti altri momenti bellissimi della mia storia professionale e farti conoscere la storia di Piero Crusca e delle persone stupende che ho citato con gioia.

Ok. Era il 1997 e con Piero siamo andati a Trapani ed il primo cliente era la ditta Electric House di Calabrò, un piccolo dettagliante al quale vendevamo la Imetec. Con Piero siamo entrati nel negozio e ad accoglierci c’erano il figlio Domenico e la mamma, la Signora Calabrò. Il negozio era una bomboniera e alle spalle della Cassa non c’era la porta del deposito, ma la loro cucina di casa. Allora i clienti erano così, gente semplice che nel proprio quartiere, in questo caso “Villa Rosina”, vendevano tutto quello che poteva servire in una casa.

Mi ricordo la “gentilezza” di queste persone che appena entrati subito ci invitarono nella loro cucina a bere un caffè di quello con la “C” maiuscola, con caffettiera Moka dei tempi, che quando saliva il caffè era come se fosse una turbina che sviluppava rumori con profumi indimenticabili.

Ricordi indelebili di persone e clienti gentili.

Anche oggi ci sono le persone gentili, ne incontro tantissime e mi regalano tanta positività, anche per pochi istanti.

Questa settimana per esempio sono entrato per comprare le mie amate cartelline per le mie pratiche cliente o evidenze nella cartoleria Adua, la più importante di Riccione, dove dal titolare Signor Bobo Berardi, suo figlio Enea e sua sorella la gentilezza che ti trasmettono è qualcosa di stupendo. Oppure dal mio barbiere, da Lino e Maurizio sempre a Riccione, persone gentilissime che ti accolgono con grandissimo calore e tanta gentilezza, insieme a Luigino e al giovane Manuel, oppure da Stefano della trattoria Corrado a San Clemente dove mangi delle tagliatelle al ragù che sono buonissime, oppure alla Filiale MARR di Rimini dove ti accolgono con gentilezza il Direttore Davide Brandolini ed il suo Consulente Commerciale Roberto Reggiani, oppure da Fabio Cupparoni anche lui gentilissimo, Socio della Gelo Service di Riccione, oppure la bravissima Jamaica Falcioni di Little Fish Riccione, o la mia cara ed eccellente collega Patrizia per il settore Food super affettuosa. 

La foto di seguito non è un caso, ma è il tavolo di casa di Patrizia rivestito di pensieri che provengono dal “Calendario filosofico” del 2017, e come noterai sembra fatto apposta, ma non è così, è tutto vero, tra le tante frasi c’era il tema scelto da me oggi.

Gentile Gentilezza Massimo Creati

Di persone speciali che ho conosciuto, avrò modo nei prossimi mesi con immenso piacere di farteli conoscere tramite i miei racconti.

Perché ho scelto il tema della gentilezza? perché “la gentilezza aiuta a farti stare bene con te stesso e con gli altri.”

Vorrei suggerirti un libro di Cristina Milani che si intitola “La Forza nascosta della gentilezza” edito da Sperling&Kupfer un libro sulla gentilezza, un modo nuovo per affrontare la vita, ma prima di tutto se stessi.

La scrittrice dona qualche prezioso consiglio dedicato a se stessi e alle aziende, e con piacere l’ho scelto per passare parola grazie anche a te confidando che qualche suo pensiero possa essere la guida base per il nostro comportamento durante tutta la vita:

…per se stessi

No alle esagerazioni: la felicità materiale, quella che compriamo, dipende dalle nostre disponibilità economiche e non rende davvero felici: è effimera.

Si a un sano egoismo: volersi bene non è sinonimo di vanità. Si tratta di una pratica introspettiva che emana effetti positivi anche sugli altri.

Il bello dell’unicità: essere se stessi significa avere la possibilità di esprimere le proprie idee senza temere il giudizio altrui. Aiuta a sentirsi liberi.

Accettare i difetti: imparare ad accettarsi e abbandonare la paura di manifestare le proprie debolezze, rinunciando a modelli decisi dalla società.

Basta paragoni: evitare il continuo confronto con gli altri. Un consiglio che riprende il terzo, quello che invita ad accettare la propria unicità.

…per le Aziende:

Coinvolgere: è la regola numero uno per costruire una cultura gentile all’interno della propria azienda: pensare insieme al proprio “cliente” interno, cioè i dipendenti o i colleghi.

Integrare: la razionalità sul posto di lavoro non è tutto, così come ovviamente non devono trovare spazio solo le emozioni: per un clima migliore bisogna imparare a fondere i due elementi.

Accudire: prestare attenzione attraverso un ascolto attivo. E poi agire altrettanto attivamente: dando peso all’ascoltare invece che al sentire e al guardare invece che al vedere.

Essere riconoscenti: è importante esprimere apprezzamento per il lavoro e l’impegno degli altri, che saranno stimolati a fare bene. Ultimo consiglio: favorire il buon umore e la positività.

Sono piccoli esercizi di civiltà, semplici e spontanei, in grado però di propagarsi e innescare una rivoluzione gentile che contagerà tutti.