Quante volte, di fronte a un evento difficile o inaspettato, abbiamo sentito o detto frasi come: “Come vuole il Signore” o “Non cade foglia che Dio non voglia”?
Queste espressioni sono entrate nel nostro linguaggio quotidiano, ma riflettono davvero il messaggio divino? È il momento di riconsiderare il modo in cui parliamo e pensiamo riguardo a Dio, poiché spesso ciò che diciamo è frutto di traduzioni incerte e di una comprensione limitata.
Le Traduzioni Errate: Una Verità da Riscoprire
Esaminiamo due delle frasi più comuni: “Come vuole il Signore” e “Non cade foglia che Dio non voglia”. Queste parole suggeriscono che tutto ciò che accade, nel bene e nel male, sia esattamente ciò che Dio desidera o permette. Ma è davvero così?
Partiamo dai testi sacri per chiarire le traduzioni.
- Matteo 10,29 – CEI74: “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.”
- Matteo 10,29 – TILC: “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nessun passero cade a terra se Dio, vostro Padre, non vuole.”
- Matteo 10,29 – CEI 2008: “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.”
Mentre i testi tradotti dicono cosi, il biblista Benedetto Prete traducendo alla lettera il testo greco, dice:
“Non si vendono forse due passeri per un asse? Ebbene nemmeno uno di essi cade in terra senza [che] il Padre vostro [lo sappia].
In parole semplici, questi testi sembrano dire: “Non cade foglia che Dio non voglia”. Ma la verità è che queste espressioni nascono da traduzioni incerte.
La versione più corretta quindi è:
“Non cade foglia che Dio non sappia.”
(dagli insegnamenti del biblista Benedetto Prete)
Notate la differenza? Dio non è l’autore diretto di ogni evento che accade nella nostra vita; Egli conosce tutto, ma non è colui che determina ogni singola cosa. Dio è a conoscenza di ciò che succede, ma non interviene come un burattinaio che muove i fili del nostro destino.
Dio opera nella storia, ma non è Lui che fa la storia.
A conferma di tutto quanto sopra, il Salmo 138 dice:
“Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie.”
Niente di tutto ciò che è peccato è voluto da Dio.
Il Ruolo di Dio e la Responsabilità Umana
È importante comprendere che Dio è onnisciente, consapevole di ogni azione umana. Se facciamo scelte irresponsabili o ci troviamo in situazioni pericolose, Dio ne è a conoscenza, ma non è Lui a causarle. Egli ci accompagna, ci guida, ma non ci impone nulla. La nostra vita è nelle nostre mani.
Dobbiamo quindi cambiare il nostro modo di parlare. Invece di abbandonarci a un destino già scritto, siamo chiamati a plasmare il nostro cammino. Non diciamo più “Come vuole il Signore”, ma piuttosto: “M’impegnerò!”
L’Impegno è la Chiave
Ecco alcuni esempi pratici di come possiamo cambiare il nostro linguaggio:
- M’impegnerò per arrivare in sicurezza a destinazione.
- M’impegnerò a risolvere le difficoltà che ho davanti.
- M’impegnerò a essere un testimone credibile della mia fede.
- M’impegnerò a prendermi cura della mia mente e del mio spirito.
Ogni azione che compiamo dipende dalla nostra volontà: “Io m’impegnerò e so che Dio è con me”. Dio ci dona la forza spirituale, ma la responsabilità delle nostre scelte rimane nelle nostre mani.
La Saggezza di Sant’Agostino
Sant’Agostino ci ricorda che: “Colui che ti ha creato senza di te, non salverà te senza di te”. Anche nella salvezza, Dio richiede la nostra partecipazione attiva. Ci ha creati liberi, capaci di scegliere e di agire, e la nostra collaborazione è fondamentale.
Conclusione: Un Invito all’Azione
Riflettiamo sul nostro linguaggio e sul nostro atteggiamento. Passiamo da una mentalità passiva a una attiva. Non siamo burattini nelle mani di Dio, ma co-creatori della nostra realtà, con Lui sempre al nostro fianco. Impegniamoci, agiamo e confidiamo che Dio ci accompagna in ogni passo del nostro cammino.
Dio ci sostiene e ci guida, ma la scelta di come vivere la nostra vita è nostra.
Siamo noi a dover dire: “M’impegnerò!”