Ho sempre presente nella mia memoria di quando ero bambino, avevo otto anni, e per andare a trovare la nonna Maria a Riposto prendevo sotto casa il Pullman, era di colore “verde”.

Era il Pullman di linea che dalla mattina alla sera andava avanti e indietro da Giarre a Riposto. Mi ricordo che l’autista per passare da una marcia all’altra aveva a disposizione una leva più lunga di un bastone di ombrello ed una leva piccola per le ridotte e, quando con la “doppietta” cambiava, si sentiva una sinfonia indimenticabile.

Era il 1973 periodo dell’austerity e fu imposto il divieto assoluto di circolazione nei giorni festivi dei mezzi privati, e per gli spostamenti domenicali i cittadini dovevano ripiegare sul trasporto pubblico, Bus turistici e bicicletta.

Con mio fratello Andrea e i nostri cari amici di infanzia Giuseppe, Salvatore e Roberto Garaffo, una domenica mattina abbiamo deciso con grande entusiasmo di scendere in strada davanti casa nostra, il Viale Don Minzoni, il nostro viale larghissimo e lunghissimo.

Ognuno di noi ha portato una sedia e ci siamo seduti al centro del viale, di fronte alla casa del nostro amico Cettino (oggi storico Co-Fondatore insieme a Carmelo, detto Melo, di una delle paninerie storiche di Giarre, il SAX).

Ci siamo fermati a guardare il cielo, azzurro come non mai, in silenzio, si sentiva solamente il canto degli uccellini che proveniva da un piccolo giardino di una Zia dei miei amici Garaffo.

Che sensazione stupenda, ricordi di una leggerezza mai più vissuta, come dice Giuseppe quando parliamo della nostra amata infanzia.

Ad un tratto però siamo saltati in aria perché, talmente stavamo bene ed eravamo immersi chissà in quale sogno, ci siamo dimenticati che eravamo in mezzo al viale e stava per arrivare il Pullman Verde che partiva dall’ultima fermata davanti all’ospedale a meno di duecento metri.

Siamo scappati di corsa, con sedie in spalla e ci siamo messi in salvo, ma soprattutto non ci siamo beccati anche il rimprovero del caro autista che, ovviamente, ci conosceva perfettamente.

Tornando ai giorni nostri, questa settimana ho voluto citare la storia del Pullman per collegarlo ad un tema a me molto caro.

Molto spesso quando sono in giro, o in occasione di incontri con i miei clienti, ascolto tanta gente che dà la colpa agli altri o alla crisi se le cose non funzionano per come vorrebbero.

La verità è che se vogliamo che i nostri sogni si realizzino, legati alla nostra vita personale, all’amore, alla famiglia, alla nostra azienda, dipenderà sempre tutto da noi.

Nella vita si possono sviluppare grandi cose, ma dobbiamo essere noi a creare le condizioni per farle accadere.

Come?

Una tra le più importanti è quella di scegliere le persone.

Di persone belle nel mondo ne ho conosciute tante ed ancora ne esistono fortunatamente moltissime, ma se vuoi realizzare i tuoi sogni, devi scegliere le persone giuste.

Chi sono le persone giuste?

Sono quelle che hanno la tua stessa “visione” e che devono affrontare il viaggio con te per andare insieme con passione ed entusiasmo verso la meta prefissata.

Dopo anni di lavoro, era il 2004, ho deciso anch’io di farlo con più consapevolezza per sviluppare uno dei miei sogni, che oggi è la nostra amata Creati Group, ed il risultato è stato fantastico.

Di seguito Ti scrivo il mio pensiero e se sarà di tuo gradimento, passiamo parola e proviamo insieme ad aiutare tante persone per essere felici seguendo questo piccolo suggerimento:

“Fai salire sul tuo Pullman le persone giuste e fai scendere con serenità e rispetto quelli che non possono viaggiare con te, attenzione non perché sono cattive, ma solo perché hanno altri sogni o altri desideri.”

Buon viaggio anche a Te e come sempre grazie per avermi letto fino in fondo.

Massimo.