Dalla Lettera Pastorale 2024-25:
“Amerai, sarai felice e godrai di ogni bene, ora e nei secoli eterni.”
#16_Pag.33-34 (Nicolò Anselmi – Vescovo di Rimini)
La cura degli anziani, dei malati o di figli in difficoltà impegna molto la famiglia che non può essere lasciata sola.
Un momento inevitabile della vita di una famiglia è il lutto, la morte di un nonno, di un genitore; la morte è una tappa della vita, da cui tutti passeremo. Purtroppo talvolta la malattia o un incidente interrompono anzitempo la vita di persone giovani. In questi momenti è importante stare uniti e affermare con coraggio che la vita continua e che tutti ci ritroveremo nella casa del padre. Grazie a chi partecipa, prepara, le veglie funebri, la recita del S. Rosario, i funerali; grazie ai preti e diaconi che accompagnano le famiglie, in chiesa, cimitero e nella vita; grazie a chi continua a stare vicino alle persone nei mesi successivi al lutto. Addio vuol dire arrivederci in Dio.
Chi, per vari motivi, non ha famiglia o è in situazioni difficili ha comunque bisogno di una comunità di vita, una nuova più ampia famiglia dove trascorrere una parte o la totalità della propria esistenza. Grazie a chi si dedica al servizio di una comunità di accoglienza; nella nostra diocesi ce ne sono molte, dedicate ai disabili, ai malati, a chi vive di dipendenze, chi è fragile. Sono luoghi di Vangelo vissuto che dovremmo tutti frequentare sotto in grado di rigenerarci.
Le famiglie che hanno fra i propri membri persone con disturbo dello spettro autistico hanno fortunatamente sul territorio molti punti di riferimento e non vanno lasciate sole. Grazie alla grande testimonianza di amore e dolce pazienza di tanti genitori. Dio è con voi.
Auguro a tutte le famiglie, di pedalare sulla strada di Gesù; appena arrivato Romagna ho visto che qui tutta la famiglia va in bicicletta: i bambini, i ragazzi, i giovani, i genitori e i nonni; anche i professori universitari, gli impiegati, i manager, gli operai, le signore, gli italiani e gli stranieri, i vescovi e preti vanno in bici. La bicicletta semplice e allegra, crea una sensazione di famiglia, antica e sempre nuova.
L’unità delle famiglie, delle parrocchie, della chiesa, dell’umanità è un grande sogno di Dio.