Etimologia: la radice di tutto
La parola solidarietà deriva dal latino solidus, che significa “solido, compatto, intero”. La sua radice richiama qualcosa di forte, di stabile, qualcosa che tiene unito e dà forza. Nella sfera giuridica latina, troviamo l’espressione in solidum, che indica una responsabilità condivisa: un obbligo che coinvolge un gruppo dove ciascuno risponde per tutti e tutti rispondono per ciascuno.
Solidarietà, quindi, è molto più di un semplice gesto: è un legame solido che unisce le persone, una responsabilità collettiva che ci fa sentire parte di un unico “noi”.
Cosa significa oggi essere solidali?
La solidarietà non è solo aiutare, ma è sentire che il tuo destino è legato a quello degli altri. È un ponte tra le persone, costruito dalla volontà di condividere non solo risorse materiali, ma anche emozioni, esperienze e speranza. È riconoscere che non viviamo isolati, ma siamo parte di un insieme più grande, dove ogni gesto ha un peso e un significato.
La solidarietà non si misura in quantità, ma nella profondità del gesto. È un atto d’amore, un’affermazione silenziosa ma potente: Tu non sei solo.
E tu, come vivi la solidarietà nella tua vita?
- Pensa a un momento in cui hai ricevuto un gesto solidale: come ti sei sentito?
- E quando sei stato tu a offrire il tuo aiuto, cosa hai provato?
La solidarietà non è solo un’azione: è uno stato dell’anima. È sapere che il nostro essere “solidi” si manifesta non nella separazione, ma nell’unione. Quando tendiamo una mano, non solo aiutiamo: costruiamo un mondo più umano, più giusto, più nostro.
Ciascuno di noi deve essere solidale nei confronti degli altri come Dio in Gesù Cristo è solidale con ciascuno di noi.
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