“Mi è venuta questa idea, mentre riflettevo su qualcosa di profondo.

Oggi voglio condividere con te il vero significato dell’espressione “a immagine e somiglianza” in teologia.

Ogni uomo è stato creato a immagine di Dio. Ma cosa significa davvero?

(Dall’esortazione Apostolica Familiaris Consortio di Sua Santità Giovanni Paolo II)

L’uomo immagine di Dio Amore

  1. Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (cfr. Gen 1,26s): chiamandolo all’esistenza per amore, l’ha chiamato nello stesso tempo all’amore.

Dio è amore (1Gv 4,8) e vive in se stesso un mistero di comunione personale d’amore. Creandola a sua immagine e continuamente conservandola nell’essere, Dio iscrive nell’umanità dell’uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell’amore e della comunione (cfr. «Gaudium et Spes», 12). L’amore è, pertanto, la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano.

(Dalla Lettera Apostolica Mulieris Dignitatem del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II)

L’uomo è «simile» a Dio: creato a sua immagine e somiglianza. E allora anche Dio è in qualche misura «simile» all’uomo, e, proprio in base a questa somiglianza, egli può essere conosciuto dagli uomini.

Allo stesso tempo il linguaggio della Bibbia è sufficientemente preciso per segnare i limiti della «somiglianza», i limiti dell’«analogia».

Infatti, la rivelazione biblica afferma che, se è vera la «somiglianza» dell’uomo con Dio, è ancor più essenzialmente vera la «non somiglianza»[27], che separa dal Creatore tutta la creazione.

In definitiva, per l’uomo creato a somiglianza di Dio, Dio non cessa di essere colui «che abita una luce inaccessibile» (1 Tm 6, 16): è il «Diverso» per essenza, il «totalmente Altro».

Riflettere su questo ci aiuta a comprendere meglio la nostra condizione umana e il mistero del divino: portiamo l’immagine di Dio, ma non la sua essenza.

Un invito a vivere con umiltà, riconoscendo il nostro valore, ma anche i nostri limiti.”

 

Lasciati inondare dall’amore di Dio.

Il Signore Ti benedice e Ti riempie di amore e speranza.

Un fortissimo abbraccio agapico e buoni incontri,

Massimo.

“Se questa riflessione ti ha toccato, condividila con chi ti è caro e continua il viaggio insieme a me. Ogni passo può trasformarsi in un nuovo inizio.”