In un mondo che oscilla tra la ricerca dell’amore eterno e il dubbio sull’attualità del matrimonio, ho avuto il privilegio di ascoltare le voci di coloro che, già immersi nella bellezza di una famiglia, desiderano suggellare il loro legame con il sacro vincolo del matrimonio.

Al contempo, non mancano coloro che, con arguzia e modernità, sfidano l’idea tradizionale, affermando che il matrimonio appartiene al passato.

In questo dibattito affascinante, esploriamo insieme le diverse prospettive e scopriamo il cuore pulsante di un’unione che continua a sfidare e a definire il nostro concetto di amore.

E per questo motivo che oggi voglio condividere un paragrafo della Gaudium et Spes al numero 49, testo chiarissimo, insuperabile, un diamante della pastorale familiare, per quanto riguarda l’amore e la chiarezza.

Dalla Gaudium et Spes

49. L’amore coniugale
I fidanzati sono ripetutamente invitati dalla parola di Dio a nutrire e potenziare il loro fidanzamento con un amore casto, e gli sposi la loro unione matrimoniale con un affetto senza incrinature (115).
Anche molti nostri contemporanei annettono un grande valore al vero amore tra marito e moglie, che si manifesta in espressioni diverse a seconda dei sani costumi dei popoli e dei tempi.
Proprio perché atto eminentemente umano, essendo diretto da persona a persona con un sentimento che nasce dalla volontà, quell’amore abbraccia il bene di tutta la persona; perciò ha la possibilità di arricchire di particolare dignità le espressioni del corpo e della vita psichica e di nobilitarle come elementi e segni speciali dell’amicizia coniugale.
Il Signore si è degnato di sanare, perfezionare ed elevare questo amore con uno speciale dono di grazia e carità. Un tale amore, unendo assieme valori umani e divini, conduce gli sposi al libero e mutuo dono di se stessi, che si esprime mediante sentimenti e gesti di tenerezza e pervade tutta quanta la vita dei coniugi (116) anzi, diventa più perfetto e cresce proprio mediante il generoso suo esercizio. È ben superiore, perciò, alla pura attrattiva erotica che, egoisticamente coltivata, presto e miseramente svanisce.
Questo amore è espresso e sviluppato in maniera tutta particolare dall’esercizio degli atti che sono propri del matrimonio.
Ne consegue che gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità sono onesti e degni; compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano ed arricchiscono vicendevolmente nella gioia e nella gratitudine gli sposi stessi.
Quest’amore, ratificato da un impegno mutuo e soprattutto consacrato da un sacramento di Cristo, resta indissolubilmente fedele nella prospera e cattiva sorte, sul piano del corpo e dello spirito; di conseguenza esclude ogni adulterio e ogni divorzio.
L’unità del matrimonio, confermata dal Signore, appare in maniera lampante anche dalla uguale dignità personale che bisogna riconoscere sia all’uomo che alla donna nel mutuo e pieno amore.
Per tener fede costantemente agli impegni di questa vocazione cristiana si richiede una virtù fuori del comune; è per questo che i coniugi, resi forti dalla grazia per una vita santa, coltiveranno assiduamente la fermezza dell’amore, la grandezza d’animo, lo spirito di sacrificio e li domanderanno nella loro preghiera. Ma l’autentico amore coniugale godrà più alta stima e si formerà al riguardo una sana opinione pubblica, se i coniugi cristiani danno testimonianza di fedeltà e di armonia nell’amore come anche di sollecitudine nell’educazione dei figli, e se assumono la loro responsabilità nel necessario rinnovamento culturale, psicologico e sociale a favore del matrimonio e della famiglia.
I giovani siano adeguatamente istruiti, molto meglio se in seno alla propria famiglia, sulla dignità dell’amore coniugale, sulla sua funzione e le sue espressioni; così che, formati nella stima della castità, possano ad età conveniente passare da un onesto fidanzamento alle nozze.

Stupendo Vero?

Il matrimonio è un evento storico umano.

Quindi, basilari sono i rapporti umani tra il maschio e la femmina, i quali si sentono attratti e i quali hanno la conformazione fisica adatta ad avere rapporti intimi, completi e soddisfacenti.

A questa realtà umana si inserisce una realtà divina: Dio è amore, e nella coppia maschio e femmina c’è l’immagine di Dio amore.

Con la vita coniugale, vivendo uno stile di amore umano e spirituale, si rende visibile l’amore di Dio invisibile e quindi la coppia diventa segno tangibile dell’amore portato e testimoniato da Gesù Cristo.

Nutro la speranza che, fin dai primi anni della vita, il tema del matrimonio possa essere affrontato con attenzione per il bene di tutti.

Sognerei che i corsi pre-matrimoniali, progettati per svelare la vera essenza di questa sacra unione, si trasformino in un’esperienza straordinaria. Immagino un programma innovativo, permeato di autentico amore e attenzione, volto a fornire alle coppie una conoscenza profonda sull’importanza di questo sacramento. Che possano essere momenti preziosi in cui la coppia non solo apprende, ma abbraccia l’essenza di un amore duraturo e significativo.

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