Le numerose cose che a volte la Chiesa dovrebbe mettere con amore in attività, sono quelle di evitare di creare confusione nelle varie Omelie, Catechesi e quant’altro, solamente facendo parlare i documenti del Magistero della chiesa cattolica.

Personalmente ero uno di quelli che sin da bambino era convinto che nella trinità ci fossero tre persone, Dio, poi Gesù e poi lo Spirito Santo.

Ancora oggi si continua a parlare di questo “Figlio di Dio”e, la confusione continua a rendersi sempre più profonda.

Fortunatamente, grazie ad un Angelo, sono riuscito ad avere il libro che citerò di seguito e finalmente ho capito che Dio è assolutamente Uno.

Leggiamolo di seguito insieme, ci sarà utile:

Dal libro Introduzione al Cristianesimo di J.Ratzinger pag. 172/173

“Cosi veniva in fondo a formarsi il linguaggio del dogma, il punto d’arrivo delle riflessioni del magistero della Chiesa Cattolica.

Esso esprime la nozione che Dio in quanto sostanza, in quanto essenza, è assolutamente Uno.

Non si intende una moltiplicazione delle sostanze.

Nell’unico e indivisibile Dio esiste il fenomeno del dialogo, della reciprocità di parola e di amore.

Padre è un puro concetto di relazione.

Solo nell’essere-per-l’altro egli è Padre, nell’essere in-se stesso egli è semplicemente Dio.

Espresso con le immagini della tradizione cristiana, ciò significa:
La prima Persona non genera il Figlio alla maniera della persona finita, a cui viene ad aggiungersi l’atto del generare, ma è l’azione del generare, del darsi e dell’uscire da sé.

Essa si identifica con l’atto del donarsi.

Solo in quanto tale atto è persona, quindi non il donante, bensì l’atto di donazione; è onda non corpuscolo.”

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