Questa settimana un mio caro cliente mi ha detto che col passare degli anni sono diventato un filosofo.
Altro che filosofo, sempre “l’allievo per sempre” che più approfondisce e più sa di non sapere.
Gli ho risposto cosi:
Uno dei compiti della filosofia in fondo, a dar retta ad uno dei più grandi pensatori del secolo scorso, Ludwig Wittgenstein, è appunto quello di sviluppare per ogni aspetto della vita e della conoscenza, la capacità di fare le domande giuste, evitando di girare a vuoto intorno a falsi problemi o a questioni mal poste.
Bertrand Russel ha scritto:
“La filosofia va studiata non per creare delle risposte precise alle domande che essa pone, perché nessuna risposta precisa si può di regola conoscere, ma piuttosto per amore delle domande stesse; perché esse ampliano la nostra concezione di ciò che è possibile, arricchiscono la nostra immaginazione e intaccano l’arroganza dogmatica che preclude la mente nella speculazione.”
Socrate, Platone, Aristotele, Agostino, Tommaso, Kierkegaard, Marx, Nietzsche, Russel, Wittgenistein, Heidegger, Hume, Kant, Hegel…
Cavoli prima o poi arriverò a leggerli tutti.
Come la penso io?
Il vantaggio, per noi, è che la filosofia mette in moto la riflessione, la capacità di pensare con la propria testa.
Questo è quello che è successo a me, che con gioia voglio condividere a te, come mia umile esperienza, importante anche per essere naturalmente sé stessi.